Partenze e ritorni. Giorno ventisette

Giorno ventisette, partenze

partenzeCi sono partenze e partenze.
Ogni partenza include in sé l’idea del ritorno.
C’è chi aspetta la partenza e chi, appena partito, non vede l’ora di far ritorno.
La verità è che ogni volta che parti non torni mai.
Sei cambiata tu, le cose, le circostanze.
E una partenza, dopo il tanto atteso ritorno, brucia ancora di più.
La vita è un viaggio e non importa dove arrivi, ma la strada che percorri.
Penso che partire, questa volta, sarà più difficile che tornare.

Quando prepari la valigia ci metti dentro un po’ di tutto, molto probabilmente anche troppo.
Si ha sempre l’impressione di dimenticare qualcosa, quando in realtà è solo la tua paura che ti spinge a prendere di più.
Per non sentirti sola. Per riempire quel vuoto.
Il vuoto provocato dalle persone che lascerai e che, erroneamente, penserai di poter colmare con qualche sciocco vestito.
Così infili dentro a quel bagaglio, che è un’estensione di te, ogni cosa ti passa sottomano.
Vestiti che non indosserai mai, oggetti che avevi dimenticato e che riscopri sul momento.
Quando devi chiuderla, fai davvero una gran fatica.
Rischia di esplodere tanto è piena. Rischi di esplodere anche tu, ma per quello che porti dentro.
Che non sono vestiti né le “tue cose”.
Il giorno della partenza la afferri, afferri il tuo mondo e le tue certezze.
Parti.

Quella valigia ha vissuto quanto te. Con te!
E, forse, potrebbe aiutarti a conoscerti perché dentro quel disordine ci sei tu.
Guardare dentro quella valigia è come guardarti dentro.
Pian piano scopri che puoi alleggerirla. Puoi alleggerirti e liberarti delle tue paure, delle tue insicurezze.
Capisci che è molto meglio lasciare un po’ di spazio al nuovo, alle nuove esperienze.
Ti rendi conto che molte delle aspettative e delle speranze partite con te, alla fine sono tornate a casa da sole perché tradite e disattese. Mentre tu rimani.
Tutti i viaggi iniziano con le partenze. E ogni partenza è fatta di saluti.
Quei saluti racchiudono mille storie.

Le partenze sono belle per questo.
Ma sono più emozionanti i ritorni e quella rugiada che bagna le tue guance di gioia.
Le stesse guance che, durante le partenze, ti raccontano altro.
Mi piace leggere quelle righe, interpretare i disegni che le lacrime scolpiscono sui volti degli altri.
Chissà cosa li aspetterà al loro ritorno.
Chissà cosa aspetta me.
Partire è bello, ma tornare lo è ancora di più.

“Gli uomini sognano più il ritorno che la partenza.”
L’alchimista, Paulo Coelho