La vita stupisce. Giorno cinquantatré

Giorno Cinquantatré, vita

vitaIl mondo è una palla che gira e tu ci sei nata dentro.
Per questo non ti sbalordisce il fatto che il vento possa soffiare da diverse parti, a giorni alterni; che il sole sorga sempre a Est e tramonti a Ovest.
Può salutarti facendo capolino dal mare e darti la buonanotte nascondendosi fra i dolci pendii di quelle colline che ti sono così familiari; nascere e morire in uno scenario completamente a te sconosciuto.
La questione non cambia: l’Est rimane Est così come l’Ovest resta Ovest.
Così è come gira la vita.
Ti alzi ogni mattina e vai a letto ogni sera. Puoi essere sola o in compagnia, a casa o in giro per il mondo.
Questo è quello che succede. Quello che non sai è cosa un giorno ha da offrirti, le emozioni che un nuovo angolo di mondo può regalarti, quali sogni la notte porterà con sé per non restituirteli mai più.
È così che si sta al mondo.
Tra giornate di sole e giornate di pioggia. Tra notti insonni e notti piatte. Tra i colori accecanti e il buio più nero.
È così che si vive.
Complici del fatto che ognuno è diverso dall’altro. Vivi tra la fatica di un sogno da realizzare e la spensieratezza di una realtà rosea; tra gli alti e bassi di rapporti che danno e che prendono.
Vivi tra le gioie e i dolori, tra la rabbia e l’allegria.
Vivi e sudi una vita che alle volte non resisti ad abbracciare, mentre altre ti è persino difficile ammettere che sia la tua. Non è mai stata poi così tanto gentile con te!
E vivi nonostante l’assenza. Nonostante la distanza. Nonostante la mancanza.
Il mondo continuerà a girare, anche quando penserai di essere ferma.

Vorrei che il campanello suonasse e che dietro quella porta ci fossi tu.

“Non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza di affrontare il quotidiano.
Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita.
Non darmi ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno.
Insegnami l’arte dei piccoli passi.”

“Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry