Radici e ali. Giorno sessantasette

Giorno Sessantasette, radici

radici

“Amo gli alberi. Sono come noi. Radici per terra e testa verso il cielo.”
                                                               Erri De Luca

È un po’ un cane che si morde la coda questa nostra esistenza. Sempre alla ricerca, sempre in attesa, sempre di corsa. È fatta di saluti la mia vita, condita di baci, illuminata dalle carezze, schiaffeggiata dagli “arrivederci”. Le valigie sono ormai la mia casa, racchiudono il mio mondo che si sostanzia di aeroporti, di stazioni, di volti incrociati per caso. Ma visitare nuovi posti, incontrare nuova gente non mi basta più.
Adesso ho voglia di fermarmi.
Voglio che quel posto mi sveli i suoi segreti, la sua magia. Voglio che quella persona inizi ad appartenermi e non che sia solo una comparsa. Voglio iniziare a trovare ché di cercare sono stanca.

Basta parole, basta buone intenzioni. Serve il coraggio! Quello di andar via e quello di cambiare per non sentirti morire. Quello di restare come sei perché un’altra non puoi diventare.
Sono le presenze che scaldano i giorni e i respiri che cullano durante le notti. Non esistono promesse che non vadano in frantumi. La nostra esistenza è labile. Noi siamo fragili.
Voglio mettere radici. Voglio imparare a scrutare lo stesso cielo.

Quindi dammi un motivo per rimanere.

Ho sempre perso alla caccia al tesoro perché non sono in grado di decifrare gli indizi, di rispettare i tempi. Seguo quello che voglio vedere e tutto questo mi ha portata fino a qui… mi ha portata a chiedermi se un tesoro davvero esiste e se mai lo troverò.
Abbiamo una cartina immensa fatta di mille rotte, segnata da mille croci, distorta da mille esperienze.
Abbiamo un mondo dentro, ma continuiamo imperterriti a cercarci fuori… a ricercare le nostre radici negli altri.
Tu quale tesoro sei?

Viviamo sotto la stessa coperta di cielo, ma nessuno ci ha ancora dato le coordinate per raggiungerci.
Trova la nostra nuvola.
E, se arrivi prima di me, aspettami_

“Quei due, così come sono, sono reciprocamente necessari. E pensò: ecco, questo modo d’essere è l’amore. E poi: l’umano arriva dove arriva l’amore; non ha confini se non quelli che gli diamo.”

“La giornata di uno scrutatore” di Italo Calvino