Un cuore per due. Giorno trentanove

Giorno Trentanove, cuore

cuoreAmare è come donare il proprio cuore.
E lo dai viva senza pensarci. Lo metti in mano a uno sconosciuto che ha tutta la sua fiducia.
Può farne ciò che vuole. Gli hai dato il tuo permesso.
Una volta che ti innamori, quell’organo non è più tuo.
Non puoi regolare i suoi battiti, non puoi impedirgli di star male.
Non puoi impedirgli di sanguinare o di soffrire di tachicardia ogni volta che ti ritrovi quegli occhi stupendi davanti.
Ma adesso quegli occhi non li vedi più tanto spesso, neanche in giorni come questi.
Le sue mani non ti stringono e le sue braccia non ti proteggono.
La tua bocca non si posa sulla sua.
Una storia a distanza è una grande scommessa.
È una promessa che fai a te stessa e a chi ti ama. A chi vive di te.
Adesso è un amore diverso, forse più maturo.
Certamente più consapevole, anche dei rischi che stai correndo.
Le difficoltà sono numerose e la paura di sbagliare è sempre dietro l’angolo. In agguato.
Ma il tuo cuore può ancora farcela. E tu puoi aspettare.
Insieme potete.
Alla fine della corsa, ti verrà il fiatone e le tue gambe tremeranno per gli sforzi.
Ma tornerai sempre in quell’abbraccio e lo amerai ancora di più, se ti è possibile.

Un cuore smette di battere solo in due casi.
E ancora non è arrivato il momento per nessuno dei due.

“A volte sento un vuoto dentro di me, un vuoto che sembra bruciare..
Penso che se avvicinassi il mio cuore al tuo orecchio
probabilmente sentiresti il rumore del mare
e la Luna stanotte ha un cerchio intorno, un chiaro segno di guai in arrivo.
Sogno di essere nella mia interezza e di andare a dormire ogni sera
senza aver voglia di farlo..
Eppure a volte, quando il vento è caldo e i grilli cantano,
sogno un amore che supererà e oltrepasserà persino il tempo.
Voglio soltanto qualcuno che mi ami, voglio essere notata.
Non lo so, forse ho già avuto la mia fetta di felicità.
Voglio crederci.
Ma non c’è nessun uomo. Solo il volto della Luna.”

tratto da “Amore e incantesimi”